Trecastelli, nuovo comune nato nel 2014 dalla fusione di Ripe, Castel Colonna e Monterado.
Ripe si trova a 140 metri sul livello del mare, su un tratto di pianura in cui il fiume Nevola si congiunge al Misa, in una valle regolare. E’ caratterizzata da un nucleo Castellano, di cui è giunto fino a noi il piccolo borgo fortificato, percorso da vicoli e caratterizzato da una costruzione di gusto neo-romantico della seconda metà degli anni trenta, sede del nuovo Comune di Trecastelli, che si affaccia su Piazza Leopardi. La Chiesa Parrocchiale di San Pellegrino, recentemente restaurata, presenta oggi una veste decisamente luminosa, in cui si può apprezzare il bellissimo organo settecentesco del Callido. Nel cuore della località si trova anche il Villino Romualdo, edificio della seconda metà dell’ottocento, sede del Museo Nori De’ Nobili, che raccoglie l’intera collezione dell’artista Eleonora De’ Nobili. Il Museo è uno dei pochissimi spazi al mondo dedicato esclusivamente a una figura femminile e per tale ragione è Centro Studi sulla Donna nelle Arti Visive Contemporanee. Le località di Ponte Lucerta, Passo Ripe e Brugnetto, che costeggiano il fiume, ampliano e caratterizzano questa parte di territorio. Passo Ripe è contraddistinta dalla Chiesa del Crocifisso, dal piccolo tempio di Sant’Antonio da Padova e dall’antica fornace Allegrezza, esempio di archeologia industriale. Su uno dei rilievi che cinge la Valle del Misa, si erge la storica dimora Villa Porcozzone. A Brugnetto si trova la Chiesa di San Michele Arcangelo l’imponente Palazzo Antonelli Castracani Augusti, costruito alla fine del XVII secolo e trasformato nel 1750 dal Cardinale Niccolò Maria Antonelli nel “Palazzo dalle 100 finestre”. Ripe è stata caratterizzata da una forte tradizione di artigianato artistico locale, in cui, grazie alla laboriosità di numerosi artigiani, i “vecchi mestieri” hanno continuato a tramandarsi, conservando tradizioni storiche e dando vita, in alcuni casi, ad iniziative imprenditoriali.
Castel Colonna è una municipalità caratterizzata da un piccolo centro, posto ai confini della Provincia di Pesaro-Urbino, in prossimità delle colline che dividono le valli dei fiumi Nevola e Cesano. Il castello sorge su una piccola altura e vi si accede da un’unica porta. Il centro è contraddistinto da piccole case, orti e stradine lastricate di pietra. La graziosa località è contraddistinta dall’immagine di piccola fortezza, che rimanda alla forma di una nave, attorniata da mura e dalla Torre Malatestiana. Inizialmente la località si chiamava “Tomba di Senigallia”, che, secondo l’opinione più sostenuta, indicava il luogo che comprendeva le abitazioni del signore e dei dipendenti, i depositi delle derrate e le stalle. Con il Regio decreto emanato da Vittorio Emanuele III (1921), la località diventa Castel Colonna, nome dedicato a Vittoria Colonna, sposa di Carlo Malatesta, signore di Pesaro e di Fossombrone. La Torre Malatestiana è il monumento più importante e rappresentativo e, in seguito a due importanti restauri, è stata riportata alle originali architetture quattrocentesche. E’ presente, sotto l’arco, una targa marmorea con un’epigrafe dedicata a Vittoria Colonna. La località è contraddistinta dalle Grotte Malatestiane, di cui una parte di esse sono state utilizzate per costruire il rifugio antiaereo nel corso della seconda guerra mondiale. La Chiesa Parrocchiale di San Mauro Abate, probabilmente di epoca roveresca, è stata recentemente restaurata. Custodisce il quadro della Madonna col Bambino attribuito al pittore Gaetano Lapis da Cagli e un crocifisso ligneo, pregevolmente intagliato. Castel Colonna è stata premiata, nel 2009, con l’assegnazione della Bandiera Verde Agricoltura, riconoscimento che attesta la qualità e la tutela dell’ambiente naturale. La località vanta un’importante tradizione enologica e di coltura delle olive, che guarda a un mondo biologico che ha creato prodotti tipici, come la porchetta e il salame di Frattula.
Monterado è una municipalità che si trova al confine tra le provincie di Ancona e Pesaro-Urbino. E’ caratterizzata da un centro storico che è un balcone naturale che si affaccia sul mare Adriatico e che domina la Valle del fiume Cesano da un’altitudine di 161 metri e dalla frazione di Ponte Rio, la quale si sviluppa nella pianura sottostante. I primi insediamenti umani risalgono al Neolitico Medio, e sono testimoniati da reperti ritrovati nella zona di Ripabianca. Nell’età del ferro sicura è la presenza dei piceni e poi dei galli, dei romani, dei barbari e dei longobardi. Il territorio, in seguito, è stato soggetto a successioni signorili e retto anche dallo Stato Pontificio, periodi in cui la comunità possedeva un’organizzazione interna, gestita da alcuni rappresentanti popolari. Nel 1742 è stato costruito il Palazzo di Monterado, oggi Castello Cinciari, fondato sulle rovine dell’antico centro storico di epoca malatestiana. Palazzo Cinciari è una costruzione elegante, in stile neoclassico, circondata da torrioni, scarpate, speroni e da un meraviglioso giardino all’italiana. Il Castello, nella sua forma odierna, è stato progettato da Vanvitelli. Intorno al Castello si estende un bosco di pini, querce secolari, allori e viburni, fatti piantare dal Conte Cerasi nella seconda metà dell’ottocento. Il castello si erge dalla piazza della piccola località, come anche la Chiesa di San Giacomo Maggiore. Monterado detiene una grande tradizione enogastronomica ed artigianale.